In A Silent Way
Miles DavisSottile, ipnotico, incalzante. Non lascia margine all'indifferenza e coinvolge fin dalle prime battute. Ottimo dopo una piatta giornata estiva.
Sottile, ipnotico, incalzante. Non lascia margine all'indifferenza e coinvolge fin dalle prime battute. Ottimo dopo una piatta giornata estiva.
Libero, schietto. Le basi sono godibilissime anche ai profani del genere (come me), l'atmosfera distesa e intima, la produzione tanta roba. OVVIO straborda di misoginia e omofobia etc. Infatti si ascolta, mica si mette in pratica.
Arrangiamenti da manuale, tutto perfetto, tutto Sinatra. Ma si può dire monotono senza venire condannati a morte?
Un pezzo di storia, purtroppo non riesco ad apprezzarlo appieno (e purtroppo ho dei problemi con i "the best of"), ma rimane un piacevole ascolto serale.
Ascoltare Fela Kuti é sempre un'esperienza religiosa, sciamanica. Questo disco é inoltre carico di istanze sociali e politiche. Profondo, intenso, pieno di trasporto, da vivere più che da ascoltare.
Classicone enorme. Deve piacere per carità, ma é indubbio che venga istintivo battere il tempo e scandire le strofe viscerali di un grande del blues.
Opera dal peso impressionante, violenta ma allo stesso tempo innocente. Ascoltarla d'un fiato é come leggere un libro, come fare un viaggio nella testa di qualcuno. Uno dei migliori dischi di sempre
Orcodue sto giro non l'ho sentito tutto. Non me ne stupisco non mi ha mai attirato così tanto. Madonna che recensione faziosa sto giro, faziosa e un boriosa (come Sting?). In ogni caso si vive bene anche senza sentirlo, rimane comunque piacevole e ci sono alcuni momenti iconici (non every breath you take, ma anche every breath you take) che non possono fare scendere il punteggio sotto il 3. Arrivato a questo punto mi rendo conto che invece ero arrivato alla fine del disco ma non ho voglia di modificare le righe precedenti. Quindi mi mantengo ridondante e contraddittorio (come Sting) e dico che vabbè é un bel disco da ascoltare, probabilmente quello che li ha effettivamente consacrati a bestie sacre però dio madonna lasciate un po' stare i The Police. Si é capito che mi é abbastanza piaciuto e che avessi avuto vent'anni negli '80 avrei venduto la mia anima al diavolo per diventare questo disco?
Alla fine é una questione di gusti.
Sonorità ruvide e viscerali, cattiveria e scarsa igiene personale. Che Album meraviglioso.
Synth enormi, ricerca dei suoni davvero interessante. Poi per il resto vanno capiti, come gran parte dell'elettronica. Io non li capisco bene.
Intimo e lirico, allo stesso tempo corale e tribale. Probabilmente il suo disco più completo e organico.
Un monumento costruito intorno ad una voce enorme. Forse é proprio questo il problema: oltre alla voce non c'è nulla. E se qualcosa c'è, non mi ha emozionato.
La prima volta che lo sentii pensai che questo fosse il rock degli alieni. Passionale e intenso, potente, libero e totalmente svincolato dalle logiche che pervadevano il mercato discografico di quegli anni. Da sentire e risentire.
Ho fatto fatica a sentirlo quasi tutto. Ottimi gli spunti pubblicitari ma anche no.
Molto interessante ad un ascolto attento.
Fresco, piacevole. Sul fine estate mi smuove bei ricordi.
Una piccola bomba hip-hop. Da ascoltare coi finestrini abbassato per fare brutto con stile.
Ok interessante ma non fa per me.